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    Home » Economia » Dazi, von der Leyen guarda alla riforma del mercato unico per rispondere a Trump

    Dazi, von der Leyen guarda alla riforma del mercato unico per rispondere a Trump

    La presidente della Commissione europea invita a lavorare a livello interno per meglio rispondere alle pressioni esterne, annuncia misure per il mese prossimo e cerca una maggioranza in Parlamento

    Emanuele Bonini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/emanuelebonini" target="_blank">emanuelebonini</a> di Emanuele Bonini emanuelebonini
    1 Aprile 2025
    in Economia, In Evidenza

    Bruxelles – L’Ue non vuole la guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma è pronta a rispondere. Ursula von der Leyen tiene il punto. La presidente della Commissione europea non intende piegarsi alle minacce degli Stati Uniti e ai dazi decretati dal suo presidente Donald Trump, annuncia in Aula una strategia su cui non offre dettagli ma è sulla riforma del mercato unico che invita il Parlamento europeo a lavorare, e in fretta. “Le barriere del mercato interno europeo equivalgono a un dazio del 45 per cento per la produzione manifatturiera e del 110 per cento per i servizi“, sottolinea citando analisi del Fondo monetario internazionale.

    La competitività dell’Ue passa anche da questo, dai compiti per casa. E’ il terzo punto della strategia che l’esecutivo comunitario ha messo a punto per contrastare le spinte protezionistiche statunitensi. E’ la stessa von der Leyen a ricordare i tre punti: “Primo, siamo aperti alle negoziazioni; secondo, continueremo a diversificare il nostro commercio con altri partner; terzo, raddoppieremo gli sforzi sul nostro Mercato Unico“. 

    La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in Aula [Strasburgo, 1 aprile 2025]
    Sul primo punto, “il nostro obiettivo è una soluzione concordata”, sottolinea la presidente della Commissione europea. “Non vogliamo necessariamente reagire, ma abbiamo un piano solido per reagire se necessario”, avverte. Quanto al secondo punto, l’attivismo di von der Leyen e del suo collegio si sono già tradotti nell’accordo con l’area del Mercosur (Argentina, Bolivia, Brasile, Paraguay e Uruguay), e poi il nuovo accordo Ue-Messico sempre in chiave anti-dazi Usa, e l’impegno per un accordo di libero scambio con l’India entro fine anno. Rimane il terzo punto, quello che riguarda la riforma del mercato unico, ed è qui che adesso si vuole iniziare a lavorare.

    Von der Leyen cerca e chiede il sostegno dell’Aula in tutte le sue componenti politiche. Cerca una maggioranza per le riforme che si rendono necessarie: “Il Parlamento europeo ha sempre lavorato duramente per completare il Mercato unico, e ora abbiamo un’opportunità generazionale per farlo”. Il progetto di un’unione dei risparmi rientra in quest’agenda di riforme, ma non sarà il solo tassello. “Ho incaricato il vicepresidente esecutivo Séjourné (responsabile per la strategia industriale, ndr) di elaborare proposte concrete e coraggiose il mese prossimo per rimuovere alcune di queste barriere e prevenirne di nuove”. Von der Leyen ora lavora alla risposta europea ai dazi degli Stati Uniti con una risposta davvero comunitaria.

    Tags: commerciodazidonald trumpmercato unicoparlamento europeoriformesessione plenariaUe-Stati Unitiursula von der leyen

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